KPI è l’acronimo di Key Performance Indicator. In italiano Indicatore Chiave di Prestazione. Il termine rappresenta l’insieme di tutte quelle metriche utilizzate per misurare le prestazioni di una determinata organizzazione, attività o processo. Ad esempio, di una campagna pubblicitaria.

Cosa sono i KPI

kpi

In pratica, i KPI sono gli indici che monitorano l’andamento delle performance aziendali.
Si tratta di valori numerici o percentuali. Inoltre, possono essere impiegati sia come strumento di controllo che di pianificazione/progettazione.

Ma i KPI rispondono a caratteristiche specifiche. Pertanto, per essere considerati tali, devono essere:

  • Quantificabili Ovvero misurabili, esprimibili in numero
  • Funzionali Insomma, facili da calcolare. Le aziende hanno bisogno di agire in tempi rapidi.
  • Limitati temporalmente In sostanza rilevabili entro un tempo massimo. Forniti di una deadline operativa.
  • Prospettici Vale a dire confrontabili nel breve e lungo periodo.

Perché usarli

I Key Perfomance Indicator sono assolutamente consigliati. E per tantissime ragioni.
In primis, perché permettono di capire (con cifre alla mano) lo sviluppo di una qualsiasi performance. Per dirla in parole semplici, i KPI forniscono informazioni affidabili. Cioè informazioni da usare per il miglioramento delle strategie aziendali.

Misurare è la chiave. Se non si misura non si può controllare. Se non si può controllare non si può gestire. Se non si può gestire non si può migliorareH.J. Harrington

Dunque, che significa tutto questo? Nulla di complicato. Solo che grazie ai KPI è possibile verificare, in ogni momento, l’efficienza delle proprie azioni. Ed eventualmente correggerle.

Quali sono i KPI del marketing

La premesse è che ogni azienda dovrebbe personalizzare i Key Performance Indicator. In base alla sua identità e agli obiettivi prefissati.
Però, nel mondo del web marketing esistono KPI specifici. Criteri fissi con cui valutare la riuscita di una qualunque campagna pubblicitaria o commerciale.
Ecco alcuni dei più utilizzati:

  • Numero delle conversioni A seconda del modello di business… vendite, contatti e-mail, iscrizioni, eccetera.
  • CTR (Click Through Rate) Ossia la percentuale di click generati da un annuncio.
  • Bounce Rate o Tasso di rimbalzo Segnala la percentuale di utenti che abbondano un sito entro pochi secondi dalla visualizzazione.
  • ROI (Return On Investment) In altri termini, è il guadagno ottenuto da un certo investimento di capitale.

Come effettuare le misurazioni

L’alleato numero uno di chi ha un’attività online è Google Analytics. Difatti, con questo tool è possibile tracciare i principali KPI. In modo facile, veloce e – soprattutto – gratuito.
Se, invece, non hai tempo disponibile o nessuna pratica con il web affidati ai professionisti del settore. Sapranno darti consigli utili.